Skip to main content

News

GARR torna a scuola per innovarla

Pubblicato il 24 Settembre 2015

Una sperimentazione con 100 istituti per collegare le scuole a GARR-X

Molte esperienze innovative nel settore della didattica e della formazione continua degli insegnanti, dimostrano che la disponibilità di accesso alle risorse digitali è in grado di portare vantaggi, non solo nell’ambiente della ricerca e della formazione universitaria, ma anche in quello dell’istruzione.

Le scuole, in modo particolare quelle superiori, quando sono messe in grado di utilizzare servizi ICT, si integrano con la comunità dell’università, della ricerca e della cultura, creando collaborazioni e avvalendosi di servizi e contenuti tali da poter arricchire l’esperienza formativa e facilitare i processi di orientamento degli studenti. Quest’idea è condivisa in molti Paesi europei, dove le Reti Nazionali della Ricerca e dell’Istruzione già collegano le scuole alle loro dorsali e spesso offrono loro, oltre alla connettività, anche servizi quali videoconferenza, e-learning, e-collaboration, accesso a biblioteche digitali e contenuti online. L’esempio più rappresentativo è quello del Regno Unito, che raccoglie tutte le scuole inglesi sulla dorsale di Janet, attraverso un sistema di clustering distribuito, con una capacità di collegamento fino a 100 Mbps, e della cui esperienza cui abbiamo parlato in GARR News 6 insieme a quelle di Croazia e Irlanda. Dati i numeri in campo, il collegamento delle scuole rappresenta una sfida notevole per organizzazioni medio- piccole come le reti della ricerca e richiede un ripensamento del tipico modello di gestione degli utenti di questa comunità, ma anche un forte supporto da parte delle istituzioni.

Nel 2006, su richiesta del MIUR, il GARR realizzò il progetto pilota “Mille Scuole”, che aveva l’obiettivo di collegare alla rete GARR circa un migliaio di scuole “di eccellenza” caratterizzate cioè dalla diffusione di tecnologie ICT e dalla presenza di una LAN. Il progetto, che non ha avuto seguito a causa della fine del finanziamento ministeriale, prevedeva collegamenti asimmetrici per l’interconnessione (ADSL). Oggi, con la realizzazione della nuova infrastruttura ottica GARR-X, le potenzialità sono maggiori, ma le sfide restano importanti. Per questo abbiamo deciso di realizzare una sperimentazione allo scopo di valutare da un lato l’impatto del collegamento delle scuole alla rete GARR in termini economici, tecnologici e organizzativi e dall’altro i benefici a livello di evoluzione dell’utilizzo della rete da parte delle scuole che hanno partecipato alla sperimentazione.

Nello scorso anno un incoraggiamento ad investire sul collegamento delle scuole alla rete GARR è arrivato dall’allora Ministro Profumo: la sperimentazione è stata pensata per proporre delle soluzioni percorribili, auspicando un continuato interesse delle istituzioni verso questo argomento. Il progetto ha riguardato quasi 100 scuole, che sono state interconnesse in diverse modalità, applicando gli stessi principi validi per tutti gli enti GARR, in particolare l’utilizzo, laddove possibile, della fibra e banda a partire da 100 Mbps simmetrici per ciascuna sede. Le tipologie di collegamento prese in considerazione nella sperimentazione sono state l’interconnessione diretta con un PoP o una sede di un socio GARR, in fibra o attraverso ponte radio e quella indiretta attraverso reti metropolitane o regionali.
Gli interventi sono stati concepiti per realizzare un’infrastruttura permanente utilizzabile da parte della scuola anche nei prossimi anni. Il progetto di sperimentazione ha coinvolto alcuni soci GARR, in modo particolare le università che hanno contribuito a selezionare una parte delle scuole da coinvolgere, reti metropolitane e regionali, in particolare Lepida (Regione Emilia Romagna) e FiNet (Università e Comune di Firenze) e i principali operatori di telecomunicazioni in grado di fornire fibra. I criteri di selezione delle scuole sono stati condizionati dalla necessità di limitare costi e tempi di realizzazione, essendo la sperimentazione autofinanziata.

Pur con questi limiti, l’idea è stata quella di identificare delle realtà, principalmente scuole secondarie di secondo grado, capaci di beneficiare da subito di un collegamento a GARR, perché già strutturate con reti locali e laboratori informatici e multimediali. Questa iniziativa sperimentale si è rivelata molto utile per individuare criticità e prospettive. La sfida è ora lanciata e ci auguriamo di vedere presto i risultati all’interno dei vari istituti e di poter ampliare il progetto per dare nuove opportunità di crescita alla scuola italiana.