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Sette Paesi per l’HPC europeo. Firmata a Roma la dichiarazione d’intenti

Pubblicato il 11 Aprile 2017

Il 23 marzo 2017 a Roma è stata firmata da sette Paesi, tra cui l’Italia, la Dichiarazione governativa per dare all'Europa un ruolo di protagonista sulla scena mondiale del calcolo ad alte prestazioni (HPC).

Lo scopo della lettera d’intenti è quello di sviluppare una rete di supercalcolo per connettere e coordinare i 21 supercomputer che già operano in Europa.

Con la firma, i ministri si impegnano a realizzare la prossima generazione di infrastrutture digitali per l'elaborazione dei dati: un progetto europeo paragonabile ad Airbus negli anni Novanta e a Galileo nei primi anni 2000. Questa infrastruttura supporterà anche il Cloud europeo per la scienza, che offrirà a 1 milione e 700mila ricercatori e a 70 milioni di professionisti della scienza e della tecnologia in Europa un ambiente virtuale in cui immagazzinare, condividere e riutilizzare i dati travalicando le barriere settoriali e i confini nazionali.

La rete della ricerca GARR, con la sua altissima capacità di trasmissione dati, avrà un compito importante nel supporto dell’iniziativa. Lo ha ricordato nel suo discorso Valeria Fedeli, Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: "L'Italia considera strategiche le infrastrutture di supercalcolo che l'Europa si impegna a sviluppare nel prossimo futuro. Queste infrastrutture diverranno fondamentali per istituti di ricerca italiani come Cineca, GARR, INFN e CNR sia per affrontare le sfide scientifiche dei prossimi anni, sia per rendere competitivo il tessuto industriale italiano. Tra i tanti settori che potrebbero beneficiare del calcolo per l’analisi dei Big Data ci sono la medicina personalizzata e Industria 4.0. Inoltre, la possibilità di accedere facilmente a risorse di calcolo e gestione di grandi banche dati attraverso linee di alta velocità potrebbe aumentare la competitività delle piccole e medie imprese italiane, con un impatto positivo sia sulla crescita del mercato digitale, sia sui posti di lavoro.”

I ministri di sette Paesi (Germania, Portogallo, Francia, Spagna, Lussemburgo, Olanda e Italia per la quale hanno firmato Calenda del MISE e Fedeli del MIUR) hanno ribadito l’importanza dei supercomputer e della loro capacità di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale permettendo così di elaborare e simulare gli effetti di nuovi farmaci, di arrivare a diagnosi più rapide e fornire cure migliori, di controllare le epidemie e di prendere decisioni migliori in tema di energia elettrica, distribuzione idrica, urbanistica e altri settori.

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