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GARR a Bari per l'evento Profondamente Terrestri del progetto MEET

02 Ottobre 2025
GARR a Bari per l'evento Profondamente Terrestri del progetto MEET

Martedì 30 settembre, presso la Camera di Commercio di Bari, si è svolta una giornata interamente dedicata al progetto MEET (Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics), coordinato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e finanziato dal PNRR.

 

L’evento, intitolato “Profondamente Terrestri”, ha proposto incontri, dibattiti e tavole rotonde con rappresentanti del mondo pubblico e privato per raccontare le innovazioni che stanno ridisegnando il futuro delle Scienze della Terra. Nel corso della giornata sono stati presentati due nuovi portali di dati aperti: la Italian Platform for Solid Earth Science (IPSES) e la Platform for Earth Observation from Space (PEOS) e si sono tenute tre tavole rotonde dedicate a dati, HPC e connettività, osservazione della Terra dallo spazio e il ruolo delle infrastrutture di ricerca nella società dei rischi.

Tra i protagonisti anche la direttrice GARR Claudia Battista ospite del panel “Dati, HPC e connettività. I grandi investimenti del PNRR e la prospettiva europea” insieme a Tomaso Esposti Ongaro (INGV) e Pierfrancesco Dellino (Università di Bari).
L’intervento è stato l’occasione per mostrare i risultati dei due progetti PNRR in cui GARR è coinvolto (ICSC e TeRABIT). Le attività previste sono state completate al 100% in anticipo rispetto alla conclusione dei progetti, portando una infrastruttura potente e affidabile anche in luoghi dove finora mancavano dei collegamenti in fibra ottica come la Sardegna e la galleria del Gran Sasso in Abruzzo.

Claudia Battista ha sottolineato l’impatto dell’investimento in connettività avanzata per il progetto MEET e per le attività dell’INGV. La rete in fibra ottica GARR-T, grazie alla bassa latenza e l’altissima capacità di banda consente la trasmissione in tempo reale e la gestione sicura di grandi volumi di dati provenienti da osservatori geofisici, satelliti e sistemi di monitoraggio sismico e marino, consente l’accesso ai centri di super calcolo realizzati e potenziati con i due progetti ICSC e TeRABIT e favorisce l’implementazione di soluzioni di archiviazione distribuita, oltre l’accesso immediato a piattaforme nazionali per le Scienze della Terra e le osservazioni dallo Spazio, come IPSES e PEOS.
Questo permette analisi avanzate, riduce il divario digitale nei siti di osservazione remoti e rafforza la capacità di monitoraggio in aree complesse.

Infine, in Sardegna, la realizzazione di un nuovo PoP GARR presso la ex miniera di Sos Enattos sostiene la candidatura dell’Einstein Telescope e progetti come l’osservatorio geofisico FABER e ET-SunLAB, confermando il ruolo della rete non solo come infrastruttura di connettività, ma come motore abilitante della ricerca scientifica di frontiera.


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