Addio a Stefano Trumpy, tra i padri di Internet in Italia e figura chiave nella nascita di GARR
Il primo ottobre è scomparso Stefano Trumpy, ingegnere e ricercatore che ha contribuito in modo decisivo alla nascita di Internet in Italia e allo sviluppo della rete della ricerca nazionale. Con la sua visione e la sua determinazione, ha segnato una tappa fondamentale nella storia digitale del nostro Paese e nella costruzione di quella che sarebbe diventata la rete GARR.
Nato nel 1945, laureato in Ingegneria meccanica all’Università di Pisa, Trumpy ha dedicato la sua carriera al Consiglio Nazionale delle Ricerche, dove ha svolto un ruolo di primo piano nel campo dell’informatica e delle telecomunicazioni. Negli anni Settanta ha partecipato al progetto SIRIO, il primo satellite italiano per telecomunicazioni, coordinato dal CNR in collaborazione con la NASA, l’ESA e l’ASI. In qualità di Flight Operations Manager, Trumpy lavorò al NASA Goddard Space Flight Center di Washington, contribuendo a un programma che aprì la strada alle comunicazioni digitali via satellite e pose le basi tecnologiche per l’evoluzione delle reti di calcolatori.
Dal 1983 al 1996 è stato direttore del CNUCE di Pisa, uno dei principali centri di ricerca italiani nel campo dell’informatica. Fu proprio lì che, il 30 aprile 1986, partì il primo collegamento italiano alla rete ARPANET, l’antenata di Internet. Quel giorno, l’Italia divenne il quarto Paese europeo a connettersi alla rete globale: un traguardo che segnò l’inizio della partecipazione italiana al mondo di Internet e che Trumpy ricordava come “un collegamento tra persone, idee e culture, più che tra computer”.
Il suo contributo fu altrettanto cruciale per la nascita e lo sviluppo della rete GARR. Negli anni successivi a quel primo collegamento, Trumpy partecipò attivamente al Gruppo di Armonizzazione delle Reti della Ricerca, promosso nel 1986 dal professor Orio Carlini, che riuniva le principali istituzioni scientifiche italiane – CNR, INFN, ENEA e i consorzi interuniversitari CINECA, CILEA e CSATA (Centro Studi ed Applicazioni in Telecomunicazioni e Automazione).
L’obiettivo era ambizioso: integrare le diverse reti della ricerca in un’unica infrastruttura nazionale, capace di connettere università e centri di ricerca e di rappresentare l’Italia a livello europeo.
Trumpy sostenne fortemente questo processo di armonizzazione, contribuendo alla definizione del modello tecnico e organizzativo che avrebbe portato, pochi anni dopo, alla nascita ufficiale della rete GARR. Da quella intuizione condivisa nacque una rete nazionale capace di collegare università e centri di ricerca italiani tra loro e con la rete europea della ricerca GÉANT, creando l’infrastruttura che ancora oggi sostiene la collaborazione scientifica e l’accesso condiviso alla conoscenza.
Negli stessi anni, Trumpy fu tra i promotori della partecipazione italiana alla nascente Internet Society (ISOC), fondata nel 1992 da Vinton Cerf e altri pionieri della rete per promuovere lo sviluppo aperto e cooperativo di Internet a livello mondiale. Grazie al suo impegno, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) entrò a far parte dei soci fondatori di ISOC, insieme all’INFN, rappresentando l’Italia nel nucleo originario delle istituzioni internazionali che guidarono la crescita della rete globale.
Trumpy ne fu il rappresentante per molti anni e successivamente Presidente della Internet Society Italia (ISOC Italia) dal 2000 al 2018, promuovendo in Italia iniziative di diffusione della cultura digitale, di partecipazione ai processi di Internet governance e di sensibilizzazione sui principi di apertura e neutralità della rete.
Fu inoltre il primo direttore del Registro dei domini “.it” (1987–1999) e rappresentò l’Italia presso ICANN e nel Governmental Advisory Committee, di cui fece parte fino al 2014.
Nel 2009 fu nominato rappresentante del Governo italiano presso le Nazioni Unite per la Governance di Internet, proseguendo il suo impegno per una rete aperta, inclusiva e orientata al bene comune.
Figura di riferimento per la comunità scientifica e digitale, Stefano Trumpy ha dedicato tutta la sua vita alla diffusione della cultura di Internet e dei valori di collaborazione e condivisione che ne hanno guidato gli inizi.
La comunità GARR si unisce al cordoglio dei familiari e di quanti hanno condiviso con lui l’entusiasmo e la passione per la costruzione della rete della ricerca e dell’Internet italiana.
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"Ormai mi considero tra gli “old boys” di Internet in Italia, non senza un certo stupore quando penso alle attività svolte e a quanto tempo è trascorso"
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