Rubrica telefonica
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Art. 10 – Qualifiche di associati
Art. 11 – Nuovi associati ordinari
Art. 12 – Esclusione dell'associato
Art. 13 - Recesso dell'associato
Art. 14 – Obblighi degli associati
Art. 15 – Diritti degli associati
Art. 16 – Responsabilità verso i terzi
Art. 1 – Denominazione e forma giuridica
Art. 6 – Modifiche dell’atto costitutivo e dello Statuto
Art. 7 – Patrimonio e mezzi d'esercizio
Art. 8 - Programma di attività
Pensare la società attuale senza Internet sarebbe impossibile. Difficilmente riusciremmo ad immaginare un modo di comunicare o collaborare a distanza senza avere accesso alle informazioni in rete o senza disporre di strumenti ormai quotidiani come la posta elettronica o il web.
Ma come è nata Internet e come ha raggiunto il suo enorme successo?
Un ruolo fondamentale per la sua affermazione lo ha giocato il mondo dell'università e della ricerca, un settore che ha da sempre contribuito in maniera rilevante al progresso e all'innovazione della società.
Anche in Italia la prima rete estesa a livello nazionale è stata quella dell'università e della ricerca. La rete GARR, operativa dal 1991, prende il nome dal Gruppo per l'Armonizzazione delle Reti della Ricerca e la sua creazione ha segnato un passaggio importante. Prima di allora esistevano tanti esperimenti, tante diverse reti che collegavano singoli istituti di ricerca ma ognuno procedeva in una direzione differente, sviluppando soluzioni tecnologiche che non parlavano fra loro, con il risultato inevitabile di un grande dispendio di energie e risorse economiche.
L'iniziativa dell'allora Ministro della Ricerca Scientifica e Tecnologica fu quella di riunire i principali protagonisti delle reti informatiche italiane per integrare le diverse infrastrutture realizzando un'unica rete nazionale: la rete GARR, appunto. Una rete nata per essere connessa con tutto il mondo e progettata per favorire l'internazionalizzazione della ricerca.
Il primo collegamento era ad una velocità altissima per quei tempi: 2 Mbps. Dopo oltre vent'anni, la rete può vantare collegamenti ben più elevati. Una crescita continua che ha contribuito al successo in ambito nazionale e internazionale di molti progetti di ricerca della nostra comunità accademica e scientifica. In questi vent'anni la rete GARR ha rappresentato un punto di riferimento tecnologico per i ricercatori ed è stata sinonimo di innovazione e collaborazione scientifica diffusa.
L'idea originale e vincente che ha portato alla nascita di Internet è la concezione di una rete senza alcun controllo centrale ma piuttosto composta da vari nodi collegati fra loro attraverso percorsi tali da permettere ai dati, nel caso di interruzione o guasto in un punto, di poter individuare una via alternativa per raggiungere la propria destinazione.
È all'interno delle università che furono posti i primi quattro nodi di Arpanet, la rete voluta dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che è stata il precursore di Internet. È nell'ambiente scientifico che vennero definiti gli standard e sviluppati i servizi più utilizzati come la posta elettronica, le mailing list, le news e il trasferimento di file.
Nei primi anni '70 nasceva all'Università della California il TCP/IP, il protocollo di Internet. Successivamente, negli Stati Uniti come in Europa, diverse reti furono realizzate per collegare fra loro università, istituti di ricerca e centri di calcolo e furono sperimentati anche i primi collegamenti internazionali via satellite. Una svolta per l'affermazione di Internet su larga scala fu, nel 1986, la nascita della rete della National Science Foundation (NSFnet) che rappresentò la prima dorsale di Internet, ovvero un'autostrada telematica con alte velocità di connessione (56 kbps) per la comunità scientifica e le università americane.
In Europa allo stesso tempo si sviluppavano efficaci architetture di rete e il loro utilizzo era in continua crescita. Grazie alla loro interconnessione con le reti americane, Internet, la Rete delle Reti, diventò un inarrestabile strumento di comunicazione mondiale.
Un contributo decisivo arrivò dalla ricerca europea: nel 1991, Tim Berners-Lee, un ricercatore del CERN di Ginevra inventò il WWW (World Wide Web), con lo scopo di scambiare informazioni tra gruppi di ricerca che lavoravano a esperimenti diversi. Con l'ideazione di un sistema intuitivo per consultare delle informazioni attraverso una navigazione ipertestuale, l'accesso ai contenuti in rete diventò alla portata di tutti e non solo dei tecnici.
Nel campo delle reti informatiche l'Italia ha sempre giocato un ruolo da protagonista a livello internazionale. Alle origini, così come negli altri Paesi, la situazione era piuttosto frammentata e già alla fine degli anni '70 esistevano diverse reti sviluppate nell'ambito del settore della ricerca. Nel 1978 divenne operativa RPCnet, la rete del CNR; nel 1979 INFNet, la rete della fisica nucleare e nel 1984 fu presentato il progetto di Rete Universitaria Nazionale (RNU) che collegava tutte le università afferenti ai vari Consorzi di Calcolo (CILEA, CINECA, CSATA). Ognuna di queste reti, tuttavia, parlava una propria lingua poiché venivano utilizzati protocolli differenti che rendevano difficile qualsiasi tipo di collaborazione.
I primi collegamenti intercontinentali tra reti diverse furono realizzati grazie alle comunicazioni satellitari e risalgono al 1977 con il Regno Unito e la Norvegia. L'Italia fu il terzo Paese europeo, nel 1986, a collegare un nodo della rete ad Arpanet, grazie al Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico (CNUCE), un istituto del CNR con sede a Pisa che riuscì a stabilire la connessione con un accordo siglato con Italcable e Telespazio.
Già dal 1984, a livello europeo stava prendendo piede la European Academic and Research Network (EARN), la versione continentale della rete interuniversitaria americana BITNET, che ebbe il merito di favorire l'uso della rete nell'ambito universitario e della ricerca e di stimolare la costituzione di una comunità omogenea di utenti. L'Italia fu il primo paese ad avere un collegamento con BITNET.
L'esperienza delle prime reti che collegavano enti differenti dimostrò ben presto che le singole reti da sole non potevano funzionare, troppo costose e non sufficienti a garantire lo scambio interdisciplinare necessario alla ricerca. Era necessario dunque condividere le proprie risorse e unificare le sperimentazioni.
Di fronte al crescente utilizzo di reti telematiche per lo scambio di informazioni, i ricercatori si resero ben presto conto di come l'esistenza di canali sempre più veloci, affidabili, ma soprattutto interoperabili diventasse un requisito importantissimo per le proprie attività lavorative.
A livello economico, in ugual misura, si comprese che moltiplicare risorse ed energie per reti diverse per singolo campo di applicazione o interesse privato non fosse la strada giusta da seguire.
In questo contesto, la Commissione Europea cominciò a definire obiettivi di più lunga durata ed avviò il programma EUREKA per il supporto di progetti di innovazione e ricerca e sviluppo in tutti i settori tecnologici. All'interno di questo programma, nacque il progetto COSINE (Cooperation for Open Systems Interconnection in Europe), con lo scopo di diffondere la cooperazione tra i ricercatori in Europa e promuovere lo sviluppo di reti aperte e l'uso di un protocollo non proprietario come OSI.
COSINE (1985-1993), in particolare, mirava a realizzare una rete unica all'interno del panorama europeo e per far questo era necessario che ogni Paese iniziasse un processo di armonizzazione delle reti esistenti a livello nazionale.
Sulla spinta proveniente dall'Europa, dunque, l'allora ministro della Ricerca Scientifica Granelli ed il suo successore Antonio Ruberti, con il delegato per i progetti EUREKA, Orio Carlini, iniziarono a porre le basi per la partecipazione italiana alla rete comune europea convocando i protagonisti delle reti informatiche nazionali che iniziarono a lavorare per far interagire fra loro le differenti reti. Fu così che nel 1986, durante una delle riunioni preliminari fu pronunciata per la prima volta la parola GARR, Gruppo per l'Armonizzazione delle Reti della Ricerca. Seguì una formale richiesta al Ministro Ruberti per la costituzione di questo gruppo di lavoro da parte dei 6 enti fondatori: CNR, INFN, ENEA, CILEA, CINECA, Tecnopolis CSATA.
La richiesta fu accolta e il GARR, nato come gruppo di lavoro spontaneo, venne istituzionalizzato come Commissione ministeriale con un decreto dell'11 marzo 1988. La commissione, presieduta dal prof. Orio Carlini, lavorò da subito al progetto di infrastruttura di rete nazionale realizzabile con i fondi per gli investimenti infrastrutturali che la legge finanziaria di quell'anno aveva assegnato al Ministro della Ricerca Scientifica (50 miliardi di lire complessivi erano destinati a progetti di calcolo e reti).
Oltre alla creazione di una sola rete, GARR si impegnò anche per ampliare e integrare i servizi di rete, per razionalizzare le spese e per armonizzare le politiche di sviluppo. Sul piano internazionale, invece, fu rilevante il lavoro di coordinamento a livello di reti europee e di promozione della collaborazione scientifica.
Con la nuova rete unificata iniziò una stagione di grandi innovazioni tecnologiche nel settore del networking, frutto di un costante lavoro e di grande spirito di collaborazione tra i vari soggetti in campo.
Il progetto per la realizzazione della rete della ricerca nazionale fu presentato al Ministero nel 1989 e, una volta approvato, ottenne un finanziamento di 5 miliardi di lire tratto dal capitolo per l'infrastrutturazione della ricerca della legge finanziaria '88. Il costo totale del progetto fu di più di 8 miliardi, ed i restanti 3 furono investiti dai sei enti soci che stipularono una convenzione, il 2 marzo 1989, prevedendo una durata triennale e la costituzione di un Comitato di Gestione della Rete che fu presieduto da Antonio Cantore, direttore del CILEA.
La prima fase del progetto prevedeva la realizzazione della dorsale di rete che interconnetteva 7 nodi principali: Milano (CILEA), Bologna (CINECA e il polo ENEA e INFN-CNAF), Pisa (CNR-CNUCE), Roma (INFN), Frascati (ENEA e INFN) e Bari (CSATA). La velocità dei collegamenti tra questi poli era altissima per l'epoca e pari a 2 Mbps. Successivamente furono collegate centinaia di altre sedi di istituti di ricerca e di università con velocità variabili da 64 kbps a 2 Mbps. La rete aveva inoltre collegamenti con le reti di ricerca internazionali e con il CERN di Ginevra.
Il progetto fu portato a compimento in tempi molto brevi, tanto che già nel novembre del 1990 furono effettuati i primi test di collaudo e la rete divenne pienamente operativa nel 1991.
Ciò nonostante il lavoro non fu semplice perché, esistendo diversi protocolli, ciascuna rete parlava un proprio linguaggio e ogni gruppo di ricerca considerava la propria scelta la migliore. L'approccio usato dalla rete GARR non fu quello di imporre un protocollo sugli altri bensì si decise di farli coesistere. Fu l'evoluzione naturale della rete a determinare il successo del protocollo TCP/IP che ancora oggi viene utilizzato.
La rete fu riconosciuta in campo internazionale come una delle più avanzate in termini di concezione e prestazioni e fu realizzata in modo da adattarsi facilmente agli sviluppi futuri.
Sin dalla sua formazione, all'interno del GARR si costituirono dei gruppi di lavoro specifici per i vari aspetti: uno per l'infrastruttura di rete, uno per la posta elettronica ed uno per ognuno dei diversi protocolli di rete. A farne parte erano i maggiori esperti del settore, coloro che uno storico della rete come Giorgio Giunchi ha definito "il gruppo di via Panisperna dell'Internet italiano".
La rete GARR cresceva velocemente e già negli anni successivi si resero necessarie evoluzioni tecnologiche che portarono a velocità sempre più alte. Nel 1994 diventa attiva GARR-2, che nel'96 raggiungerà velocità fino a 34 Mbps, nel 1998 si passa a GARR-B (Broadband) che toccherà, ad implementazione completata, i 155 Mbps. Negli anni '90, la progettazione e la gestione della rete erano uno sforzo cooperativo a cui partecipavano tutti gli enti; fra questi, l'INFN-CNAF si distingueva per il suo particolare impegno. Negli anni più recenti, dal 2002 fino ad oggi, l'ordine di grandezza è stato il Giga. La rete GARR-G (Giganet) infatti ha visto realizzare collegamenti fino a 10 Gbps.
Il futuro è già arrivato e la nuova rete dell'università e della ricerca è GARR-X. Una rete quasi interamente in fibra ottica che, nel suo massimo completamento, potrà raggiungere velocità fino a 100 Gbps. Si tratta della prima Next Generation Network italiana ed è partita nel gennaio 2011 fornendo nuovi collegamenti di accesso alla rete per centinaia di sedi.
La breve sintesi cronologica qui presentata tralascia molti aspetti che hanno segnato la storia della rete GARR, quali l'innovazione tecnologica e l'ampliamento del portafoglio dei servizi avanzati, che nel corso degli anni hanno arricchito l'offerta GARR per la comunità scientifica nazionale. Tuttavia, guardando anche soltanto alla sua evoluzione in termini di velocità delle connessioni, ci si rende conto di come lo sviluppo della rete della ricerca sia avvenuto a ritmo continuo e al passo con gli sviluppi tecnologici e le richieste di una comunità sempre innovativa. In 20 anni la capacità di banda è cresciuta di oltre 5mila volte e il numero delle sedi connesse è passato dagli iniziali 7 poli fino ad oltre 500 centri in tutto il territorio nazionale.
È cresciuta inoltre la comunità di enti connessi, secondo un concetto già sostenuto dal Ministro Ruberti: non solo università e laboratori di ricerca ma anche ospedali, accademie, conservatori, musei, biblioteche e altri istituti di cultura.
Sul piano gestionale, il gruppo nato spontaneamente nel 1986 ha cambiato più volte nel tempo la sua forma istituzionale senza mai, tuttavia, perdere di vista l'obiettivo e lo spirito originario di contribuire all'innovazione e sostenere la collaborazione nel mondo accademico e scientifico. Nel corso degli anni, la crescente diffusione dell'uso della rete ha comportato un passaggio da un campo prevalentemente di sperimentazione tecnologica a quello di vero servizio per la comunità scientifica e accademica. Le trasformazioni nella struttura organizzativa hanno di conseguenza tenuto conto di tale cambiamento.
Nel dicembre 1990, accanto alla Commissione GARR nata nel 1988, il MURST istituì una Commissione per il Calcolo Scientifico per promuovere lo sviluppo del calcolo scientifico ed aumentare le potenzialità dell'infrastruttura di rete nonché ottimizzare le risorse finanziarie a disposizione.
Queste due commissioni confluirono nell'aprile del 1993 nella Commissione per le Reti e il Calcolo Scientifico, che si dotò poco dopo, nel gennaio del 1994, di un organismo in grado di fornire pareri sulla rete GARR e che rappresentasse un punto di riferimento operativo per la rete nazionale della ricerca. La gestione della rete GARR dunque passò all'Organismo Tecnico Scientifico (OTS), alla cui presidenza fu nominato Orio Carlini.
Nel 1998 diventò operativa la rete GARR-B che rappresentò un vero salto qualitativo per la sua maggiore capillarità sul territorio. La nuova rete, grazie anche ad una parte di finanziamento proveniente dai fondi destinati alle aree obiettivo del Mezzogiorno, riuscì infatti a portare le infrastrutture di rete anche in quelle zone d'Italia dove erano più carenti. La direzione del progetto fu affidata all'INFN, che aveva precedentemente stipulato una Convenzione Quadro con il Ministero dell'Università e della Ricerca. La direzione tuttavia era provvisoria perché nel progetto era già prevista la costituzione di un Consorzio tra gli enti di ricerca e le università al quale sarebbe spettato in futuro il compito di progettare e guidare gli sviluppi della rete.
Il percorso che portò alla nascita del Consortium GARR non fu facile, ma il 13 novembre 2002 venne finalmente siglato l'atto costitutivo. A sottoscriverlo, con il patrocinio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, furono i rappresentanti degli enti fondatori: CNR, ENEA, INFN e Fondazione CRUI in rappresentanza di tutte le università italiane. Il primo presidente del Consortium GARR fu Angelo Scribano.
Il titolo della prima conferenza GARR, organizzata nel 2005, è emblematico per descrivere lo stato della rete e la sua evoluzione: "La rete daPERtutto", ovvero estremamente capillare sul territorio ed impiegata in moltissime discipline nelle applicazioni più disparate.
Oggi l'Information Technology non è più strumento esclusivo di alcuni settori, anche grazie alle innovazioni tecnologiche che hanno avuto un forte impatto nella vita quotidiana di ciascuno di noi e hanno reso accessibili ai non "addetti ai lavori" le infrastrutture digitali.
Il motivo di tale espansione è anche legato al suo carattere di rete internazionale sempre al passo con i cambiamenti e le innovazioni globali nel settore delle telecomunicazioni.
GARR è nato in forte sinergia con le altre reti europee della ricerca partecipando in qualità di fondatore alle organizzazioni che hanno fatto la storia del networking europeo: da RARE, l'associazione delle reti della ricerca europea a RIPE, nato per condividere le esperienze e le conoscenze tecniche di chi gestisce reti IP, da DANTE, l'organizzazione che gestisce la rete paneuropea GÉANT, a TERENA, l'associazione delle reti della ricerca europee nata dalla fusione di RARE ed EARN.
I collegamenti internazionali di ricerca, insieme all'erogazione di servizi utilizzabili indipendentemente dalla collocazione geografica, sono indubbiamente un valore aggiunto per la rete GARR e determinano il suo carattere distintivo rispetto alle altre reti di operatori commerciali. Studenti, docenti, ricercatori italiani possono infatti giovarsi di connessioni ad altissima velocità con il resto del mondo ed hanno la possibilità di sfruttare le grandi potenzialità che le reti offrono per condurre progetti di ricerca di grande respiro e per stabilire partnership con enti e istituti prestigiosi.
Nel panorama europeo, il processo di affermazione delle tecnologie digitali ha avuto un incremento continuo anche in termini di prestazioni: dall'avvio del progetto COSINE per la costituzione di una rete unica, l'infrastruttura di rete paneuropea ha visto numerosi upgrade. Prima la rete IXI (1987), poi Europanet (1993), TEN-34 (1996), TEN-155 (1998), infine l'attuale rete GÉANT (la versione lanciata nel 2009 è la terza dopo quella del 2000 e quella del 2004).
Prevedendo l'aumento delle collaborazioni interdisciplinari e del flusso dei dati nei prossimi anni, GÉANT ha già condotto i primi test per portare a 100 Gbps la velocità dei collegamenti di dorsale. In questo modo, come sempre, sarà in grado di anticipare le richieste dei propri utenti.
Un percorso di immagini per illustrare le tappe più significative della storia di Internet e del web: dalla nascita di Arpanet nel 1969, alla prima mail, all'invenzione di Tim Berners-Lee al CERN nel '91, fino alla nascita dei social network e alle più recenti innovazioni in ambito tecnologico.
Una storia che ha visto la rete della ricerca GARR sempre protagonista e che ha saputo spesso anticipare le esigenze della propria comunità di utenti.
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Si è svolto mercoledì 27 maggio, dalle 11:00 alle 13:00, presso il Comune di Portoferraio dell’Isola d’Elba la Conferenza dal titolo “WWW passato, presente, futuro della rivoluzione informatica”. L’incontro, organizzato dal GARR, la rete a banda ultralarga dell’istruzione e della ricerca, e dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con il patrocinio dell’Assessorato Cultura e turismo del Comune di Portoferraio, è stata un’occasione per riflettere insieme ai pionieri della rete e agli studenti di Portoferraio su cos’è cambiato dal 1991 con la nascita del web e su come ognuno di noi sta vivendo giorno per giorno questa rivoluzione digitale.
il 29 novembre 2012, a Roma, viene presentata la nuova rete GARR-X: 8500 km di fibra ottica per la prima Next Generation Network su scala nazionale, attiva per oltre 2,5 milioni di ricercatori, docenti e studenti. La nuova rete per l'Istruzione e la Ricerca viene presentata ufficialmente dal Consortium GARR presso la sede del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, alla presenza del Ministro Francesco Profumo.
Il 24 ottobre 2011, nella sede del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca in piazzale J.F. Kennedy, si è svolta la celebrazione dei primi vent'anni della rete GARR. L'evento celebrativo ha costituito l'occasione per riflettere su come le reti della ricerca e i loro utilizzatori abbiano cambiato il modo di fare scienza negli corso degli anni e per illustrare i benefici e le opportunità che le infrastrutture di ricerca interconnesse a livello mondiale offrono alla comunità scientifica e accademica italiana.Nel corso della cerimonia sono stati consegnati i premi in ricordo del prof. Orio Carlini e del prof. Antonio Ruberti, che GARR ha destinato a proposte o lavori originali presentati da giovani ricercatori su temi del Future Internet e delle Next Generation Network.
Nell'ambito della manifestazione "Apriamo la mente. Lazio. Terra di scienza", tenutasi presso l'Università Roma Tre il 15 maggio 2008, il GARR ha organizzato un incontro durante il quale, in stile amarcord, alcuni tra i più rappresentativi pionieri della rete internet italiana hanno ripercorso le varie fasi della sua evoluzione, dai primi esperimenti all'arrivo dei provider commerciali, raccontando e raccontandosi...
GARR, Cosa realizziamo, Per conoscerci, Rete
GARR è la rete nazionale ad altissima capacità dedicata alla comunità dell’istruzione, della ricerca e della cultura. Il suo principale obiettivo è quello di fornire connettività ad alte prestazioni e di sviluppare servizi innovativi per le attività quotidiane di docenti, ricercatori e studenti e per la collaborazione a livello internazionale.
La rete GARR è progettata e gestita dal Consortium GARR, un’associazione senza fini di lucro fondata sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Gli enti soci sono CNR, ENEA, INAF, INFN, INGV e tutte le università italiane rappresentate dalla Fondazione CRUI.La rete GARR è unica e si distingue dagli operatori commerciali non solo per la sua natura istituzionale, ma anche per le capacità trasmissive estremamente elevate in download e upload. Il carattere di unicità è stato riconosciuto nel Decreto Legislativo n. 218 del 25 novembre 2016 che definisce la rete GARR “unica rete nazionale della ricerca e facente parte della rete della ricerca europea GÉANT”. La rete GARR è stata inserita, inoltre, nella roadmap nazionale delle infrastrutture di ricerca di interesse europeo e tra le infrastrutture prioritarie nel Piano Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca (PNIR) 2021-2027.
La rete GARR è un’infrastruttura digitale molto capillare con circa 20.000 km di fibra ottica su tutto il territorio nazionale. Raggiunge circa 3 milioni di utenti e collega oltre 1.000 sedi, tra atenei, laboratori, centri di ricerca, biblioteche, musei, scuole e altre realtà scientifiche e culturali. La rete GARR è interconnessa alle reti internazionali della ricerca e all’Internet mondiale, quindi, indipendentemente dalla posizione geografica, ogni ricercatore può scambiare dati e contenuti digitali, utilizzare risorse per il calcolo scientifico e applicazioni in modalità cloud .
Per rispondere al meglio alle esigenze più specifiche di quanti lavorano nella comunità dell’istruzione, della ricerca e della cultura GARR è in grado di progettare soluzioni di rete e servizi personalizzatiIl modello di governance GARR favorisce l’inclusività e coinvolge gli utenti nelle decisioni sulle evoluzioni future della rete e delle infrastrutture digitali. Diversamente da quanto avviene con i provider commerciali, gli utenti sulla rete GARR non sono solo fruitori di dati, contenuti e servizi ma grazie ad essa sono in grado di renderne disponibili di nuovi a beneficio della comunità scientifica, diventando elementi attivi.
La rete GARR è interconnessa alle reti della ricerca e dell’istruzione di tutto il mondo. Insieme alle altre reti europee, GARR è membro fondatore della associazione che governa e gestisce GÉANT, la dorsale europea della ricerca in fibra ottica che interconnette ad altissima capacità le reti della ricerca europee ed è a sua volta interconnessa a livello globale con l’America, l’Asia, l’Africa e l’Australia.La dimensione internazionale è uno degli elementi che contraddistingue l’operato delle reti nazionali della ricerca e dell’istruzione (NREN - National Research & Education Network) come GARR rispetto agli operatori di telecomunicazione commerciali.
Le NREN sono infatti interconnesse tra loro e collaborano all’interno di progetti di ricerca e sviluppo.In questo modo è possibile offrire servizi comuni e connessioni end-to-end anche a livello internazionale, un aspetto molto importante per la comunità della ricerca, che è sempre più impegnata in collaborazioni a livello globale.
L’interconnessione della fnazionale a GÉANT e la possibilità di contribuire a guidarne l’evoluzione permettono agli utenti GARR di essere parte dei grandi progetti di ricerca internazionali di oggi e di domani.
GARR partecipa inoltre alle attività di alcuni degli organismi internazionali che sviluppano e governano la reti internazionali come RIPE, IETF, Internet Society e e-IRG.
Nella riunione del 16 dicembre 2020 il Comitato Tecnico Scientifico di GARR (CTS) ha approvato questo documento sulla strategia che GARR dovrebbe adottare in occasione del nono programma quadro della Commissione europea, denominato Horizon Europe (HE).
Questo documento riprende le linee tracciate nelle discussioni tenute durante il Workshop del CTS del settembre 2019 all'Isola d'Elba e descritte nel documento approvato dal CTS il 13 novembre 2019 (e quindi approvato dal CdA del 14 novembre 2019), e apporta i necessari aggiornamenti dovuti alla evoluzione avvenuta nel 2020 e al cambiamento degli scenari dovuti al programma Horizon Europe.
Principale missione di GARR è, e rimane, quella di continuare a sviluppare e migliorare la rete nazionale per l’università, la ricerca, l’istruzione e le attività culturali, garantendone affidabilità, sostenibilità ed efficienza. Mantenere le caratteristiche di unicità di GARR resta un obiettivo fondamentale. Queste caratteristiche si articolano in molteplici aspetti tecnici, strategici e di policy e riguardano, oltre la rete stessa, la comunità e l’organizzazione che GARR si è dato con la costituzione in entità giuridica. In particolare:
L’infrastruttura di rete è, e deve continuare ad essere, priorità assoluta di GARR. La rete deve quindi evolvere ed essere mantenuta allo stato dell’arte della tecnologia in termini di capacità, affidabilità, sicurezza e latenza. Particolare attenzione ed enfasi viene data agli aspetti di incremento della capillarità e alla riduzione o all'abbattimento del digital divide nella comunità della ricerca e dell’università.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario mantenere le competenze interne ai massimi livelli e assicurare i necessari finanziamenti per l'implementazione della rete. In ogni caso il piano di sviluppo strategico deve essere chiaro e deve prescindere dai fondi disponibili, laddove l’implementazione temporale dovrà necessariamente rispettare i limiti delle risorse disponibili.
Il controllo diretto e la conoscenza degli elementi che la compongono, sono i pilastri su cui è stata fondata la rete GARR e sulla base dei quali si indirizzerà l’evoluzione della infrastruttura fisica e tecnologica (attualmente è in corso il progetto di evoluzione GARR-T, come Terabit). Si conferma quindi l’esigenza di acquisire fibra ottica spenta a lungo termine (15 anni o più) così come è stato fatto a partire dal 2009 con il progetto GARR-X. L’obiettivo è di continuare ad aumentare la capillarità privilegiando connessioni in fibra e di realizzare topologie chiuse e con multipli punti di presenza per aumentare la resilienza e l’affidabilità della rete.
È necessario garantire l’innovazione tecnologica e funzionale dell’infrastruttura, con caratteristiche di flessibilità e dinamicità sulla quale possano coesistere più reti, fisiche o virtuali (per esempio con la condivisione di spettro su risorse pregiate come i cavi sottomarini), che rispondano alle diverse esigenze in termini di capacità, latenza, resilienza, funzioni e servizi.
Il monitoraggio e il controllo della infrastruttura e dei servizi di rete devono necessariamente essere potenziati attraverso strumenti di automazione che facilitino i processi di gestione e configurazione degli apparati, di implementazione e rilascio di collegamenti e servizi, di gestione dei guasti e dei malfunzionamenti. L’infrastruttura di calcolo e storage di GARR insieme alla tecnologia Cloud costituiscono elementi indispensabili per lo sviluppo della nuova rete e l’evoluzione dei servizi per gestirla, monitorarla e operarla mediante mini-data centre distribuiti su scala nazionale presso i PoP della rete GARR.
GARR è componente importante del sistema mondiale delle reti della ricerca e dell'istruzione mondiali e quindi deve avere parte attiva nelle relative iniziative europee ed internazionali, mantenendo ed incrementando la collaborazione per lo sviluppo del backbone europeo GÉANT (al momento GN4-3 e GN4-3N).
È necessario quindi incrementare la partecipazione diretta di membri di GARR ai Work Package dei progetti GNx (con particolare riferimento all'armonizzazione dei servizi di interesse comune) ed altri progetti internazionali di ampio respiro.
GARR dovrebbe svolgere anche un ruolo importante, vista la rilevanza della componente italiana nelle collaborazioni scientifiche internazionali, nel concordare le modalità di interconnessione di infrastrutture di rete avanzate (vedi user-to-user) con particolare attenzione alla capacità ed alla latenza.
Importante promuovere, tra l'altro, lo spostamento del baricentro delle iniziative europee verso il Sud-Europa ed il Mediterraneo, con lo scopo di ridurre o di annullare il digital divide all'interno della comunità della ricerca e dell’università europea e non solo. A questo scopo GARR dovrebbe instaurare relazioni (anche bilaterali) sia con altre NREN europee ed extraeuropee che con la Commissione europea, interagendo con diverse Direzioni Generali della Commissione europea per proporre iniziative d’interconnessione della rete europea con le reti della ricerca di altri continenti (Africa, Antartide, America Latina, ecc)
Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, la rete GARR deve quindi configurarsi anche come laboratorio per attività di sperimentazione a disposizione della comunità, ove si sperimentino nuove infrastrutture di interconnessione (con particolare attenzione alla capacità ed alla latenza) e si implementino reti (anche virtuali) per collaborazioni dirette user-to-user.
Sebbene GARR non abbia tra i suoi scopi la ricerca di base, di competenza delle università e degli enti di ricerca che afferiscono a GARR, la sperimentazione di nuove tecnologie nel campo del networking può trovare spazio nella forma di supporto a ricerche nel campo delle tecnologie come la Fotonica, la distribuzione di Tempo/Frequenza, la Quantum key distribution, etc. Queste attività di supporto hanno anche lo scopo di consolidare la collaborazione con gli enti di ricerca e le università e di focalizzare gli sviluppi della rete basandosi sulle richieste di punta. Per raggiungere questi obiettivi GARR deve dotarsi delle necessarie elevate competenze, sia aggiornando le conoscenze del personale interno, sia avvalendosi di tecnici esterni con le necessarie competenze di progettazione nell’ambito ottico trasmissivo e di reti a pacchetto. È auspicabile quindi incrementare collaborazioni per lo sviluppo della rete collaborando con le competenze tecniche presenti negli enti e nelle università.
Si ritiene inoltre necessario procedere a piani di formazione per sviluppare e ampliare le competenze tecniche all’interno delle istituzioni della comunità GARR, al fine di migliorare e rendere maggiormente efficienti le configurazioni delle reti locali. In generale, va data rilevanza al curare con continuità la formazione tecnica di personale interno ed esterno con strumenti come webinar, e-learning e, quando possibile, in presenza.
Al processo di evoluzione della infrastruttura di rete nazionale e internazionale si sono affiancati nel tempo molti servizi essenziali per favorire lo sviluppo di applicazioni, facilitare l’accesso ai dati e alle risorse online, supportare la mobilità degli utenti e rendere più sicuro l’accesso alla rete e ai servizi. Tali servizi e attività di collaborazione costituiscono elementi caratterizzanti della comunità degli utenti GARR.
Servizi quali IDEM, eduroam, GARRbox, Vconf, WebMeeetings/EduMeet/OpenMeet, BlueMeet, Filesender, Mirror, SCARR (scansioni di vulnerabilità da effettuare sulle reti locali), e-mail, calendari, agende, editing condiviso, messaggistica, etc. sono da tempo divenuti strumenti essenziali in uso presso la comunità e pertanto devono essere aggiornati e mantenuti con continuità.
La sicurezza della rete deve continuare ad essere un obiettivo primario nella progettazione e nella gestione della infrastruttura rafforzando e laddove possibile automatizzando le funzionalità di monitoraggio, controllo e mitigazione. In questo processo di evoluzione degli strumenti e delle procedure di controllo e gestione della rete e dei sistemi software che la governano, le attività del CERT saranno ancora più essenziali e complementari alle attività del NOC e dei gruppi impegnati nelle attività di progettazione, sviluppo software di applicazioni (e microservizi) e integrazione dei sistemi. L’idea è di tendere verso un obiettivo funzionale di “Security as a Service”.
È opportuno e necessario quindi sviluppare e mantenere servizi e applicazioni ad alta disponibilità e bassa latenza mediante i mini-data centre ridondati e distribuiti su scala nazionale presso i PoP della rete GARR o presso le sedi dei Soci.
Un contributo al rafforzamento della comunità GARR è e dovrà essere rappresentato dalle Borse di Studio “Orio Carlini”, un importante strumento di addestramento per giovani laureati da usufruire presso le Istituzioni collegate a GARR. Una maggiore aderenza dei progetti di borsa alle attività primarie di GARR è comunque auspicabile e in tale direzione va il bando proposto dal CTS a partire dal 2021.
Resta prioritario mantenere l'attuale alto livello di qualità di GARR News (importantissimo per la diffusione del brand GARR), delle Conferenze e dei Workshop, come pure produrre con periodicità almeno mensile bollettini informativi contenenti informazioni relative allo sviluppo della rete e dei servizi sulla rete sia a livello nazionale che internazionale rivolti a APA e APM di enti di ricerca, università e alle scuole, al fine di coinvolgere maggiormente gli utenti nella vita di GARR.
È necessario altresì curare la chiarezza e fruibilità del sito GARR per un suo uso immediato e migliorare la diffusione e la promozione dei servizi offerti da GARR, seguendo lebest practice di altre NREN.
GARR ha prodotto un “Piano Scuole” che mantiene tutta la sua attualità e validità.
Gli obiettivi di GARR si devono concentrare sui seguenti punti:
La Cloud GARR, ovvero l’infrastruttura di calcolo e storage di GARR basata su tecnologia IaC (Infrastructure as Code), è un elemento importante sia come servizio in sé per supportare l’evoluzione dell’infrastruttura di rete mediante l’introduzione di strumenti di automazione nella gestione, nel monitoraggio e analisi dello stato della rete e dei servizi di rete, sia come strumento per la costruzione di altri servizi per gli utenti GARR (servizi di rete virtualizzati, applicativi e collaborativi). A tal fine deve essere mantenuta al top tecnologico in termini di funzionalità, affidabilità e sicurezza, in subordine comunque alle esigenze della rete nazionale
Dovranno tuttavia essere affrontate le implicazioni legali connesse con l’archiviazione di dati di terzi, attraverso accordi espliciti per il controllo e le responsabilità dell’accesso ai dati stessi e la loro eventuale crittografazione. A titolo di esempio potrebbero essere resi disponibili servizi di spazio di backup autogestito e di archiviazione a lungo termine di dati scientifici.
Le competenze, esistenti ed acquisite, di GARR potranno essere di supporto alle università e agli enti di ricerca che ne facessero richiesta. Quale gestore di una delle Cloud di ricerca italiane, GARR dovrà favorire la creazione di una piattaforma di Cloud federata a livello nazionale attraverso l’interazione delle Cloud esistenti negli enti di ricerca e nelle università, contribuendo così al supporto alla ricerca scientifica italiana per lo sviluppo della Open Science.
Considerato tuttavia che le tecnologie Cloud sono in continua e rapida evoluzione, è necessario che l’approccio di GARR sia basato su criteri di flessibilità ed apertura, e che la strategia GARR sia adattata alle effettive esigenze della comunità. Il ruolo che GARR potrà assumere in questo processo, se di partecipazione, di coordinamento e/o di gestione, dipenderà dall’evoluzione del contesto nazionale ed internazionale e dalle effettive esigenze della comunità GARR. Il CTS sarà chiamato a valutare periodicamente le iniziative e le esigenze dei soci e della comunità GARR nel contesto nazionale ed internazionale al fine di individuare quale tra le opzioni di collaborazione sia quella più efficace e sostenibile nel tempo.
È essenziale proseguire nell'azione di riconoscimento a livello ministeriale di GARR quale ente finanziabile per Progetti Speciali e come ente equiparato alle università e agli enti di ricerca per quanto riguarda la partecipazione ai bandi PON e POR proposti dal Ministero e dalle Regioni, similmente a quanto già avviene a livello europeo, per progetti di costruzione e mantenimento delle e-Infrastructure a supporto della ricerca.
In tale contesto è auspicabile incrementare il contributo ai progetti internazionali relativi a bandi su materie che rientrano nelle finalità primarie di GARR, valorizzando le competenze del personale GARR o del personale delle università e degli enti di ricerca italiani
Non dobbiamo dimenticare che riuscire ad attrarre persone capaci ed appassionate è una precondizione per realizzare le linee strategiche esposte in questo documento. Averlo saputo fare bene nel passato non è una garanzia sufficiente per il futuro, visto che il mercato dell’ICT è in tensione soprattutto nelle grandi città e la percezione di vivere in un paese impoverito rende giustamente prudenti i giovani.
I vincoli amministrativi su salari e premialità non sono facilmente superabili, ma si può cercare di costruire insieme ad imprese private iniziative per rendere più appetibili stage e posizioni in GARR. Anche a tal fine sono importanti le Borse di Studio Orio Carlini. La presenza efficace di GARR nelle scuole e nelle università è anche strategica per creare un brand GARR riconosciuto ed apprezzato dai giovani.
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