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L’Osservatorio Vesuviano connesso alla rete GARR

Pubblicato il 25 Maggio 2022

È operativo il collegamento dell’Osservatorio Vesuviano, sede storica dell’INGV con la rete GARR.

Si tratta di un intervento importante di grande valore sia scientifico che strategico perché la sede dell’Osservatorio è ubicata in un’area sul Colle del Salvatore, a 608 metri s.l.m. ed è raggiungibile solo dalla strada che conduce da Ercolano al cratere del Vesuvio. Questa sede, fondata nel 1841 per volontà del Re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone, è stato il primo osservatorio vulcanologico al mondo e, attualmente, ha un ruolo importante per il monitoraggio del Vesuvio, area oggi ad alta densità abitativa.

Il collegamento in fibra ottica della sede di Ercolano consentirà di ampliare le attività di monitoraggio multiparametrico del Vesuvio e rappresenta un passo in avanti in termini di affidabilità ed efficienza. La localizzazione dell’osservatorio, in altitudine sul fianco del vulcano, è strategica anche per raccogliere i dati di monitoraggio provenienti dagli altri punti di osservazione dell’area, dai Campi Flegrei a Ischia. Il link in fibra consentirà un doppio collegamento per l’istituto verso la dorsale nazionale e un nuovo canale di comunicazione libero dalle interferenze tipiche dei canali via etere. In questo modo viene garantita la continuità operativa della sede di Ercolano, rendendola autonoma - dal punto di vista della connettività - dalla sede operativa dell’OV a Napoli.

“Uno degli obiettivi più importanti di GARR è quello di garantire a tutti i ricercatori le migliori condizioni per fare ricerca indipendentemente dalla localizzazione delle loro sedi.” ha dichiarato Claudia Battista, coordinatrice del Dipartimento Network e vicedirettrice GARR. “Il collegamento che abbiamo inaugurato oggi, ci rende particolarmente felici perché è stato il frutto di un lavoro e di un investimento significativo, che dimostra ancora una volta il valore e l’unicità della rete della ricerca italiana, perché nessun operatore commerciale avrebbe avuto interesse a realizzarlo”.

Con la sede dell’Osservatorio Vesuviano, arrivano a 17 le sedi INGV connesse con la rete GARR, di cui alcune in area di forte digital divide come la sede di Nicolosi (CT) sulle pendici dell’Etna, l’Info Point di Stromboli e l’Osservatorio Geofisico di Lipari, sedi di centri strategici per il monitoraggio dei vulcani eoliani o la sede di Portopalo di Capopassero (SR), nodo fondamentale dell’iniziativa EMSO che ospita una rete di osservatori marini per il monitoraggio e lo studio di processi geofisici, oceanografici e biologici che hanno luogo nelle profondità oceaniche.

Nel 2021 il traffico complessivo scambiato sulla rete GARR dalle sedi INGV è stato pari ad oltre 2 PB, un volume di dati destinato a crescere in fretta, basti pensare che solo nei primi mesi del 2022 il traffico medio mensile è aumentato del 50% rispetto all’anno precedente.

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