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Networking e tecnologie

Evoluzione della rete

La rete GARR è sempre all’avanguardia per permettere alla comunità scientifica ed accademica di competere e collaborare a livello globale. Questo significa non solo costanti e rapidi aggiornamenti delle capacità per adeguarsi ai bisogni degli utenti, ma anche il passaggio a nuove tecnologie e modelli, quando quelli esistenti sono stati spinti al loro massimo sviluppo E’ proprio quello che è accaduto nelle principali fasi evolutive della rete per la ricerca e per l’istruzione in Italia. Oggi ci troviamo in uno di questi momenti di svolta e una task force (Progetto ELISA )è al lavoro per studiare l'impatto che le nuove tecnologie avranno sull'offerta di servizi e sulla architettura generale dell’infrastruttura GARR e su quelle degli enti collegati. L’obiettivo è di coinvolgere l’intera comunità accademica e della ricerca per un percorso condiviso che porti alla progettazione della prossima generazione di rete.

Approfondimenti

Future Internet e SDN

La ricerca GARR sull’Internet del futuro è focalizzata attorno ai progetti per la realizzazione ed evoluzione della dorsale di rete europea GÉANT per l’interconnessione delle reti nazionali della ricerca e l’istruzione, cofinanziati dalla Commissione Europea (da GN1, completato nell’ambito del 5° PQ per la ricerca e lo sviluppo scientifico e tecnologico a GN4 fase 2 attualmente in corso), FEDERICA (Federated E-infrastructure Dedicated to European Researchers Innovating in Computing network Architectures) e NOVI. Nel progetto FEDERICA, coordinato da GARR, è stata progettata e realizzata una tra le prime infrastrutture virtualizzate al mondo interamente dedicata alle attività sperimentali su architetture e nuovi protocolli Internet. Questo ha permesso di sperimentare protocolli e servizi di rete innovativi in un ambiente reale, ma totalmente separato da quello di produzione, in modo da evitare ripercussioni sul funzionamento e le performance di quest’ultimo. Oltre alle attività di ricerca portate avanti in prima persona da GARR e dalle altre organizzazioni europee coinvolte nel progetto, è stato anche possibile offrire porzioni (“slice”) dell’infrastruttura virtuale ad altri gruppi di ricerca per i loro esperimenti. L’esperienza e i risultati di questo progetto sono poi confluiti nel progetto NOVI, per quanto riguarda in particolare gli aspetti cloud e nel progetto GÉANT per quanto riguarda gli aspetti di rete.

Per quanto riguarda invece lo sviluppo di SDN (Software Defined Networking), GARR ha partecipato, nell’ambito del progetto DREAMER, allo studio e sperimentazione di architetture per la sua implementazione di in ambienti di produzione, con un approccio basato su una soluzione “ibrida” IP/SDN. Il controllo SDN opera in parallelo al routing IP tradizionale che viene mantenuto per la connettività di base tra i nodi. SDN è usato per controllare i servizi aggiuntivi, quali le reti private virtuali. Questo approccio ibrido è risultato il più adatto all’evoluzione di una rete di un operatore. La dimostrazione dell’efficacia di nuovo modello di gestione basato sul paradigma SDNe realizzato con software aperto ha avuto luogo nel corso della conferenza Open Networking Summit e ha coinvolto un team internazionale di ricercatori provenienti da ON.Lab, CreateNET, CNIT/Università di Roma Tor Vergata, dal progetto GÉANT e dalla rete della ricerca italiana GARR

Approfondimenti e pubblicazioni

Reti ottiche - Lambda aliene

GARR ha sperimentato con successo la tecnica delle “Lambda aliene”, che consente il trasporto dei segnali luminosi su un’infrastruttura trasmissiva diversa da quella che li ha generati e li riceve. La sperimentazione ha permesso di valutare delle soluzioni efficienti di integrazione di piattaforme trasmissive eterogenee. L’obiettivo è poter erogare servizi trasmissivi di nuova generazione utilizzando le infrastrutture di trasporto e rigenerazione del segnale ottico preesistenti, rendendo così possibile l’evoluzione dell’infrastruttura di rete ottica attraverso interventi mirati ed in grado di garantire la stabilità del servizio. Un altro vantaggio di questo approccio è quello di poter diminuire la dipendenza di chi gestisce la rete da una specifica scelta tecnologica o produttore di tecnologia (vendor lock-in).

Per la sperimentazione è stata dapprima utilizzata una porzione di rete di 345 km, scarica dal traffico di produzione, e in un secondo momento un percorso in esercizio di lunghezza pari a circa 1.200 km. Questa attività è stata svolta con risorse GARR ed i risultati hanno avuto ricadute immediate sul progetto di evoluzione a breve termine della rete nazionale. L’approccio utilizzato e i risultati conseguiti hanno comunque suscitato interesse anche a livello internazionale e vi sono quindi progetti per una estensione delle sperimentazioni a livello europeo, in collaborazione con altre reti nazionali della ricerca.

Approfondimenti