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Addio ad Adalberto Giazotto, padre di Virgo

Pubblicato il 20 Novembre 2017

E’ morto il fisico Adalberto Giazotto, pioniere della ricerca sulle onde gravitazionali e ideatore del rivelatore Virgo, costruito in Italia, a Cascina, nella campagna pisana da INFN e CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) francese.

Lo ha reso noto il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Fernando Ferroni che ha commentato commosso: “ Le persone come Adalberto sono in grado di trasformare la storia della scienza: lui ha creduto che la rivelazione delle onde gravitazionali fosse una domanda che doveva e poteva avere una risposta, mentre altri consideravano una pazzia imbarcarsi in questa impresa”. Amatissimo padre della comunità di fisici, persona colta, entusiasta , elegante, piena di passione e ironia: è a lui che si deve l’idea non solo di costruire un interferometro nella campagna pisana, ma anche l’idea di andare a cercare le onde gravitazionali alle basse frequenze, implementata prima da Virgo e successivamente da LIGO ed infine l’idea di costituire una rete globale di interferometri assieme ai due di LIGO, creando una sola grande collaborazione scientifica, idea che si è rivelata la chiave del successo nella caccia alle onde gravitazionali.

La sua storia racconta di come la scienza sia capace di trascinarti perché ti comanda di fare delle cose, come testimoniano le sue parole: “Da una passeggiata con Alain Brillet, del CNRS, attorno alla fontana della Minerva nei cortili della Sapienza, a Roma, è nata l’idea di Virgo. Virgo è un’impresa unica e doveva compiersi fino in fondo, perché quello era il suo destino. Non poteva essere altrimenti: Virgo era ed è l’esperimento più bello del mondo”.