Al via il progetto CV-Prevital per la prevenzione cardiovascolare
Diagnosi precoce e medicina digitale, così il progetto CV-Prevital intende dare un forte contributo alla prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Il progetto, che prende il via a marzo e avrà una durata di tre anni, è promosso e finanziato dal Ministero della Salute. Coinvolge 17 IRCCS afferenti alla Rete Cardiologica e si avvale del supporto di GARR che, oltre a connettere in fibra ottica i vari istituti, mette a disposizione la sua piattaforma cloud.
Il progetto PREVITAL valuterà l'efficacia e la fattibilità di un modo innovativo di fare prevenzione primaria cardiovascolare, attraverso l'identificazione precoce dei soggetti a rischio, e coniugando gli approcci convenzionali di prevenzione primaria cardiovascolare ('standard care'), con la medicina digitale. Un ruolo strategico sarà giocato dalle tecnologie informatiche, in grado di monitorare e gestire in maniera ottimale le persone coinvolte. Questa iniziativa, sollecitata, approvata e finanziata dal Ministero della Salute, ha lo scopo di ridurre il peso delle malattie cardiovascolari che a oggi sono ancora la principale causa di morbilità e di mortalità in Italia.
Il progetto prevede anche la realizzazione di un app di coaching: un vero e proprio personal trainer che dà consigli per modificare lo stile di vita, ne verifica l’andamento e calendarizza gli appuntamenti di controllo. Si tratta di una app per smartphone, intuitiva e user friendly, finalizzata al monitoraggio (di pressione arteriosa, altezza, peso, glicemia, colesterolo, qualità del sonno, terapia), alla sensibilizzazione (invierà messaggi personalizzati attraverso algoritmi definiti dagli specialisti della Rete Cardiologica e attività 'educational' per aumentare la consapevolezza dell'utente) e alla gestione da remoto di fattori di rischio cardiovascolare, con caratteristiche coinvolgenti e ludiche per incentivarne un uso continuativo.
Prima di essere conservati nel database del progetto, i dati dei pazienti provenienti dall’app saranno resi accessibili ai ricercatori in modo sicuro sulle risorse della cloud GARR, appositamente ideata per rispondere alle esigenze della comunità della ricerca e mantenere in Italia la loro gestione dei dati.
Le ricadute e i vantaggi attesi sono molteplici e riguardano pazienti, professionisti e decisori.
Per i cittadini c’è un approccio innovativo e personalizzato alla prevenzione cardiovascolare, all'educazione verso stili di vita corretti e al controllo dei fattori di rischio.
Per i professionisti della salute, il progetto rappresenta una strategia di rete coordinata per la collaborazione tra medici di medicina generale, specialisti, ricercatori, altri operatori sanitari e cittadini.
Per i decisori il progetto consentirà l'acquisizione di un'enorme mole di dati, che aiuterà la pianificazione strategica e l'allocazione delle risorse nella prevenzione.
Altri partecipanti al progetto sono la Società Italiana per la Salute Digitale e la Telemedicina (SISDT) e la Fondazione Romeo e Enrica Invernizzi. Collaborano alla sua realizzazione il Consorzio di Bioingegneria e Informatica Medica - CBIM, YouCo, azienda esperta in progetti digitali di citizen experience e alcune farmacie del territorio lombardo.