Einstein Telescope: presentato a Cagliari il progetto ETIC
La candidatura italiana per ospitare il futuro rivelatore di onde gravitazionali Einstein Telescope in Sardegna, nell’area della miniera dismessa di Sos Enattos, si arricchisce di un altro importante tassello.
In occasione del 13° Simposio della Collaborazione Scientifica di Einstein Telescope, che si è concluso la settimana scorsa a Cagliari, è stato presentato il progetto ETIC (Einstein Telescope Infrastructure Consortium), finanziato con 50 milioni di euro con fondi PNRR, nell’ambito della Missione 4 Istruzione e Ricerca coordinata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR).
Gli obiettivi principali di ETIC sono la caratterizzazione sismologica, geologica e geofisica del sito di Sos Enattos, e la creazione, sia attraverso il potenziamento delle strutture già esistenti, sia attraverso la creazione di nuove, di una solida rete di laboratori negli istituti di ricerca e negli atenei per lo studio delle tecnologie innovative che dovranno essere sviluppate per ET.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato il principale bando di gara del progetto. Si tratta di una gara europea del valore di 14 milioni di euro, per la realizzazione dello studio di fattibilità tecnica ed economica della grande infrastruttura di ET.
L’elaborazione dei dati raccolti da ET richiederà sistemi di calcolo all’avanguardia. È prevista la trasmissione in tempo reale di un flusso sostenuto di dati verso centri di calcolo dislocati in Italia, Europa e anche in altri luoghi del mondo. Il sito che ospiterà l’infrastruttura di ET sarà il punto di partenza e di prima gestione di questa grande mole di dati. Ciò potrà essere realizzato grazie anche al potenziamento della rete della ricerca GARR, previsto nell’ambio del progetto PNRR TeRABIT, in cui l’Italia sarà il primo punto di approdo in Europa, e contribuirà, oltre che alla trasmissione dei dati, anche alla loro elaborazione
La giornata di lavori dedicata al lancio di ETIC, a cui hanno partecipato il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini e il premio Nobel Giorgio Parisi, ha visto un’ampia presenza di rappresentanti delle istituzioni amministrative e scientifiche locali, nazionali e internazionali che hanno posto l’attenzione sugli aspetti scientifici ma anche sull’impatto socio-economico dell’iniziativa